NEWLAT
Verso l’integrativo di gruppo
di Alice Mocci
Un accordo quadro sulle regole base per le relazioni industriali che determineranno il confronto tra le parti è stato sottoscritto il 5 luglio a Bologna tra il management della Newlat e le delegazioni di Fai, Flai e Uila. L’accordo apre la strada ad un integrativo di gruppo, obiettivo che potrebbe essere raggiunto nel 2017. Ma prima di tutto l’accordo prevede che entro il mese di settembre venga istituito il coordinamento nazionale di gruppo, all’interno del quale siederanno Rsu e sindacati territoriali, creando così un momento di confronto tra tutte le diverse realtà produttive. Essendo cresciuta attraverso molteplici acquisizioni, ultima delle quali – nello scorso autunno – quella dello stabilimento Plasmon di Ozzano Taro, rilevata da Kraft Heinz, la Newlat ha al suo interno realtà produttive eterogenee e ciascun sito possiede specificità proprie in tema di contratti di secondo livello. Con questa intesa, si va verso un nuovo orizzonte in linea con le ambizioni di un gruppo che conta 1.100 dipendenti ed è proprietario di importanti brand (Polenghi Lombardo, Giglio e Matese, produce pasta e fette biscottate a marchio Buitoni). L’accordo da un lato riconosce e conferma l’impegno nel lavoro svolto fino ad oggi da azienda e parti sociali anche nella gestione di riorganizzazioni interne e dall’altro, vista la crescita nel tempo del gruppo Newlat, ritiene opportuno implementare tale sistema di relazioni industriali, confrontandosi sulle soluzioni organizzative più idonee a supportare la competitività aziendale e la salvaguardia dell’occupazione. Tessere un buon sistema di relazioni sindacali è il primo passo per garantire buona occupazione e competitività, cogliendo anche le opportunità che possono derivare da un accordo di gruppo.