AGECONTROL
Ancora nessun accordo per i lavoratori. E nuovi tagli in arrivo
di Francesco Paternoster
Proprio quando le istanze dei lavoratori di Agecontrol sembravano finalmente aver trovato il giusto riconoscimento, accompagnate dall’ottimismo palesato dalla Direzione aziendale nelle riunioni preparatorie, ecco, per l’ennesima volta, un cambio di rotta repentino e inaspettato, aggravato dall’addensarsi di nuove nubi sul futuro stesso della società.
L’incontro, convocato lo scorso 17 luglio dalla Direzione Agecontrol per sottoscrivere un accordo a saldo e stralcio per il 2014 e gettare le basi per il nuovo contratto integrativo, da tempo atteso dai lavoratori, si è rivelato invece una brutta sorpresa per le organizzazioni sindacali informate, in quella stessa sede, che tali accordi non potevano essere firmati né discussi.
Il socio unico Agea, su indicazione del Mipaaf, avrebbe infatti imposto una riduzione di 1 milione di euro sulle risorse da destinare ad Agecontrol per il 2015, aggiungendo un ulteriore pesante tassello ai tagli che in questi anni hanno messo l’azienda in grandi difficoltà. A detta della dirigenza, peraltro, sarebbe questo solo il primo di una serie di interventi di riduzione che il Mipaaf intenderebbe effettuare nei prossimi 5 anni.
I sindacati hanno immediatamente chiesto un incontro istituzionale per chiarire tale grave situazione. “Al Ministro chiediamo di capire quale futuro spetta alla Società che oggi impiega 250 dipendenti di cui 150 ispettori che svolgono un lavoro di controllo su i finanziamenti della comunità europea e sui prodotti ortofrutticoli che entrano ed escono dal nostro paese con ricadute pesanti anche presso i produttori e gli importatori di prodotti agricoli” hanno dichiarato in una nota congiunta Fai, Flai e Uila per poi aggiungere che “i dipendenti in questi anni hanno rinunciato a tutto quello a cui si poteva rinunciare per dare ossigeno all’azienda e rispondere alle esigenze del Mipaaf e di Agea. In cambio hanno ricevuto il trasloco della sede centrale di Roma, la chiusura delle sedi periferiche, il taglio dell’integrativo aziendale ed altro, al solo scopo di ridurre i costi.”
Le organizzazioni sindacali sono estremamente preoccupate dall’annuncio di questi nuovi tagli, perché convinte che essi incideranno solo sul costo del personale, mettendo a rischio il corretto funzionamento di Agecontrol e le indispensabili attività che la società svolge e che consentono al paese di evitare pesanti sanzioni da parte dell’Unione Europea. “Nei prossimi giorni, hanno annunciato Fai, Flai E Uila “ci aspettiamo chiarimenti sui preannunciati tagli, pronti a riaprire il tavolo di confronto e ad avviare la mobilitazione dei lavoratori”.