LAVORO
Dal 1° luglio il DURC on line
Tempi rapidi e procedure semplificate
Partirà il 1° luglio la nuova procedura semplificata di rilascio on-line del Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC).
Secondo quanto dichiarato ieri dal Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, in una conferenza stampa con i presidenti di Inps, Inail e Casse edili, grazie alla nuova procedura, basterà un clic per ottenere, in tempo reale, una certificazione di regolarità contributiva che, peraltro, avrà una validità di 120 giorni (contro i 90 attuali) e potrà essere utilizzata per ogni finalità richiesta dalla legge (erogazione di sovvenzioni, procedure di appalto, rilascio attestazione SOA) senza bisogno di richiederne ogni volta una nuova.
Da luglio, la certificazione sarà unica e sostituirà le quattro tipologie di DURC esistenti.
La vera novità, però, dovrebbe riguardare tempi e modalità di rilascio: il DURC sarà emesso all’istante e in formato pdf stampabile; potrà essere richiesto direttamente dall’impresa (o da un suo delegato) attraverso i siti di Inps e Inail, semplicemente inserendo il codice fiscale dell’azienda. Una volta inviata la richiesta, si avvierà l’interrogazione telematica delle banche dati di Inps, Inail e Casse edili; a quel punto, se l’impresa risulta in regola con tutti i versamenti contributivi, viene emesso il DURC.
Il Ministro ha spiegato che questa semplificazione porterà notevoli risparmi sia alla pubblica mministrazione che alle aziende. Per la P.A., considerati gli oltre 5 milioni e 200 mila DURC rilasciati ogni anno e calcolando prudenzialmente un’ora di lavoro per il rilascio di un singolo DURC, è possibile preventivare un risparmio di oltre 80 milioni di euro. Il risparmio per le imprese, invece, potrà superare almeno i 25 milioni di euro.
Ora non resta che verificare l’effettivo avvio della procedura, sperando che non ci siano imprevisti, come ha dichiarato il Presidente dell’Inps, Tito Boeri. Gli archivi dell’Inps, infatti, non riescono ad essere sempre aggiornati in tempo reale, ma costituiscono la banca dati più vasta e complessa tra quelle che saranno messe “in rete”.
Poletti ha assicurato che in caso di problemi la verifica della regolarità contributiva sarà fatta manualmente da un operatore e l’impresa riceverà comunque una risposta entro 72 ore. Se l’irregolarità dovesse essere confermata, il datore di lavoro avrà comunque 15 giorni di tempo per mettersi in regola.