L’8 Marzo non è, come banalmente viene ritenuta, la festa della donna, ma la Giornata Internazionale della Donna e noi della Uila siamo convinti e convinte che, oggi più che mai, ci sia bisogno, ogni giorno, di ricordarne il vero senso.
Perché quell’idea, nata nel 1909 negli Stati Uniti, quale proposta politica delle socialiste americane per denunciare le discriminazioni sessuali ed i soprusi subiti dalle operaie, e rivendicare in primis il diritto al voto, e che è stata la base di tutti i diritti e le conquiste raggiunte in oltre un secolo dalle donne, viene sempre più spesso messa in discussione.
Sembra assurdo ma molte di quelle conquiste sociali, politiche ed economiche sono oggi minate: solo nell’ultimo anno la proposta di abrogazione alla legge 194, il Ddl Pillon, l’approvazione della maternità “agile” hanno rimesso in discussione anni e anni di lotte portate avanti con tenacia dalle donne per affermare la propria libertà di scelta personale.
Ma non solo. In Italia, infatti, continuano ad esistere profondi ostacoli culturali che impediscono alle donne la piena realizzazione ed integrazione nella vita sociale ed economica collettiva. A partire dal gender gap al basso tasso di occupazione femminile, di cui è complice in parte l’assenza di una vera rete di servizi pubblici a sostegno della maternità, alla disparità salariale, che si ripercuote sui futuri trattamenti pensionistici, fino ad arrivare ai sempre più diffusi fenomeni di violenza verbale e fisica a danno delle donne.
Tutti questi elementi ci rendono ancor più consapevoli che è arrivato il tempo di contribuire a determinare una nuova narrazione per le donne. Abbiamo l’urgenza che il tema delle pari opportunità e delle politiche della conciliazione ridiventi prioritario nell’agenda politica di questo Paese!
Per questo la UILA , dopo anni di risultati importanti sul piano contrattuale a vantaggio del lavoro femminile, lo scorso anno ha presentato una proposta di legge ad iniziativa popolare per agevolare la conciliazione tra vita lavorativa e professionale, ricordando a tutti che la maternità, in un Paese in cui non si fanno più figli, è un valore sociale che donne e uomini devono insieme tutelare e che il lavoro femminile rappresenta una grande opportunità di crescita economica per l’Italia.
E per questo partiremo a breve con il nuovo progetto “Diversa…mente Uila”, perché adesso è il momento di lottare per “educare” e promuovere la diversità di genere come valore da tutelare.
Intanto, continua il rafforzamento del Coordinamento delle pari opportunità attraverso la costituzione dei coordinamenti su tutto il territorio che vuol dire più azioni a livello locale, più spazio per le donne nel Sindacato, più iniziative rivolte alla risoluzione delle difficoltà delle migliaia lavoratrici che rappresentiamo dentro e fuori i luoghi di lavoro.
La forza di un Paese si misura, infatti, dalla capacità di valorizzare il suo capitale umano, donne e uomini, giovani e meno giovani, un universo diverso che va pienamente integrato nella società, in modo che ciascun individuo possa sentirsi parte attiva nella comunità in cui vive.
Tuttavia, siamo convinte che per valorizzare ed educare alla diversità di genere vada promossa e rafforzata anche la capacità di comunicare di noi donne. Oggi, anziché la contrapposizione di genere, che nei fatti rischia di marginalizzare molte delle istanze femminili, va perseguita la strada del fare insieme, donne e uomini, che guardino ad un futuro, in cui armonizzare le diversità significhi benessere individuale ed armonia sociale per tutti.
Abbiamo imparato a fare le funambole, ad essere multitasking, abbiamo dimostrato di essere competenti, determinate, coraggiose, occupiamo posizioni un tempo inimmaginabili per una donna, abbiamo manifestato la nostra intelligenza emotiva e la nostra resistenza in quello che facciamo ed ora forti di queste consapevolezze andiamo avanti con passione ed amore verso la costruzione di un Paese che ci ami davvero!!