Di Raffaella Sette, responsabile nazionale Uila per le politiche di genere e le pari opportunità
(47) ASSEMBLEA DELEGATE UILA- SORRENTO – YouTube
Si è svolta a Sorrento il 29 aprile, l’Assemblea nazionale delle delegate Uila, dedicata alle politiche di genere e pari opportunità e organizzata nell’ambito del percorso che porterà l’organizzazione al suo 7° congresso nazionale.
Oltre 100 delegate, provenienti da tutta Italia, insieme ai componenti del consiglio nazionale Uila, hanno dato vita a un dibattito aperto e appassionato che ha messo in evidenza come questo tema sia profondamente sentito e vissuto nell’organizzazione a tutti i suoi livelli.
Abbiamo individuato tre temi per noi prioritari per realizzare le pari opportunità nel mondo del lavoro: “Occupazione, conciliazione, condivisione”, ai quali abbiamo unito lo slogan “Insieme, nella stessa direzione” perché crediamo che la parità, oggi più che mai, si raggiunga camminando insieme, uomini e donne, verso lo stesso obiettivo.
Da anni la nostra organizzazione ha messo al centro della propria agenda di lavoro il tema della parità di genere perché, purtroppo, nonostante i progressi fatti e tante nobili intenzioni, sono ancora troppe le disuguaglianze esistenti tra donne e uomini, nella società e nel mercato del lavoro; la pandemia da COVID-19 ha poi creato nuove distanze e, ancora una volta, a pagare il prezzo più alto sono state le donne.
In Italia, l’occupazione femminile è scesa al 49%, a fronte di quella maschile pari al 67,2% e il divario retributivo di genere è ancora del 43,7%.
Le donne sono penalizzate due volte: in quanto donne e in quanto madri, le cui responsabilità familiari gravano del tutto sulle loro spalle e rappresentano un ostacolo nell’accesso e nella permanenza nel mondo del lavoro oltre che nello sviluppo di carriera, in quanto di frequente sono escluse dai percorsi formativi realizzati in azienda.
La maternità troppo spesso comporta l’obbligo di scegliere tra lavoro retribuito e lavoro di cura non retribuito, tra l’altro non riconosciuto in termini pensionistici.
La realtà è che, nonostante gli avanzamenti scanditi da leggi e contratti, la maternità non viene ancora percepita, a livello culturale, come degna di adeguate tutele e investimenti.
La Uila da anni ribadisce la necessità di investire in servizi e assistenza alla maternità, ma crediamo che al tempo stesso, si debba puntare sulla condivisione della genitorialità.
Con soddisfazione possiamo affermare che, anche grazie al nostro lavoro, la questione della parità di genere nel lavoro è ormai entrata a pieno titolo nella contrattazione, cuore della nostra azione, ma la strada verso la parità è ancora lunga e non abbiamo intenzione di fermarci!
Le proposte. Con la Ferrero abbiamo siglato un accordo che estende a quattro settimane l’astensione retribuita dal lavoro in occasione della nascita, adozione o accoglimento dei figli, da usufruire entro 12 mesi dall’evento; in Nestlé, abbiamo istituito un congedo retribuito di 3 mesi (12 settimane consecutive) a favore del papà lavoratore o del caregiver secondario, in occasione della nascita di un figlio o dell’adozione di un minore.
Abbiamo svolto importanti attività di studio e ricerca in questi ultimi anni, culminate nel progetto “DiversaMente Uila”, che ha indagato bisogni e difficoltà delle lavoratrici e dei lavoratori del settore agroalimentare sul tema della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e che è servito a elaborare nuove proposte contrattuali e legislative.
Innanzitutto, per rispondere all’esigenza di sostegno alla genitorialità e di maggiori e migliori infrastrutture sociali per conciliare vita e lavoro, la Uila ritiene che si debba intervenire attraverso l’istituzione di agri-nido e agri-asilo all’interno di aziende agricole e nelle zone interne e rurali, affiancando un’offerta di trasporto adeguata che garantisca l’effettiva fruibilità dei servizi. Le Parti sociali agricole possono dare un importante contributo attraverso un’efficace opera di promozione e coinvolgimento degli Enti bilaterali territoriali. Crediamo, altresì, che sia arrivato il momento di far rientrare il nido nel sistema dell’educazione obbligatoria e non lasciarlo come una “scelta” dei genitori che lavorano.
La UILA intende sostenere la definizione di accordi sindacali che sperimentino forme innovative di conciliazione a favore dei dipendenti, che prevedano contributi ai dipendenti per aiutarli a pagare gli asili nido privati o servizi di baby-sitter per i figli più piccoli e le case di cura/Rsa per i genitori anziani, che favoriscano modelli organizzativi più flessibili sugli orari di lavoro per affrontare queste problematiche.
La UILA ritiene fondamentale introdurre, attraverso la contrattazione, il rispetto della composizione di genere dell’organico aziendale nell’accesso alla formazione per evitare, soprattutto alla luce dei molteplici cambiamenti che la rivoluzione green e digitale in corso sta generando, l’esclusione delle lavoratrici.
In tema di maternità, siamo convinti, che vada aperta una discussione sull’incremento delle indennità del congedo, sia obbligatorio che parentale. Su quello obbligatorio, i settori alimentare e agricolo già prevedono, attraverso la contrattazione nazionale, l’integrazione fino al 100% della retribuzione. Ora dobbiamo lavorare sull’altro fronte.
La UILA, inoltre, considera necessario il riconoscimento di 12 mesi di anticipo rispetto all’età legale per l’accesso alla pensione di vecchiaia per tutte le lavoratrici che abbiano avuto o adottato un figlio; tale anticipo dovrà essere accresciuto di un anno per ogni figlio oltre il secondo fino a un anticipo massimo di tre anni rispetto all’età di pensionamento.
Infine, la Uila intende assumere l’impegno di promuovere l’elezione di un numero significativo di RSU donne, a partire dalle prossime elezioni perché solo loro possono porre la giusta attenzione verso i problemi che le riguardano.
Andiamo avanti insieme, nella stessa direzione… perché solo così possiamo realizzare un futuro diverso!