NESTLE’
Firmato al Mise piano rilancio stabilimento Benevento
E’ stato firmato presso il ministero dello Sviluppo Economico, l’Accordo di Programma che dà il via al nuovo piano di sviluppo messo a punto da Nestlé per il rilancio dello stabilimento di Benevento per le pizze a marchio Buitoni. Alla firma erano presenti oltre ai vertici del gruppo, il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda e i sindacati Fai, Flai e Uila. L’accordo tra l’azienda, Mise, Regione Campania e Invitalia prevede un investimento complessivo di 48 milioni di euro, sostenuti dal Gruppo Nestle’ con il contributo del Governo italiano – attraverso Invitalia – e della Regione. L’obiettivo è la trasformazione dello stabilimento Nestlé di Benevento – oggi dedicato alla sola produzione per il mercato domestico – in “hub internazionale” dedicato allo sviluppo di competenze e alla produzione della pizza. Con gli investimenti sarà infatti realizzato un rinnovamento radicale delle linee produttive, introducendo le tecnologie più avanzate oggi disponibili, così da fare della fabbrica campana e della pizza surgelata un’eccellenza produttiva di riferimento, in grado di soddisfare anche i mercati esteri, come già accaduto nel settore del cioccolato con il Bacio Perugina e delle acque con S. Pellegrino e Acqua Panna .
Pietro Pellegrini, segretario nazionale Uila-Uil, è intervenuto a nome dei sindacati sottolineando come l’accordo sia frutto di un importante lavoro congiunto azienda-sindacati che ha portato ad un ottimo risultato.
“Non possiamo che salutare con soddisfazione la decisione del gruppo Nestlé di continuare ad investire nel nostro paese con operazioni simili a quelle che riguardano lo stabilimento di Benevento” ha detto Pellegrini. “Il fatto che il piano sia stato presentato oggi al Ministero dello Sviluppo Economico è un segnale importante della volontà del gruppo di prendersi una responsabilità istituzionale. La nostra presenza, inoltre, rappresenta un riconoscimento del rilevante ruolo che i lavoratori svolgono all’interno degli stabilimenti produttivi della Nestlé ed è la dimostrazione che i risultati sono sempre buoni quando sindacato e impresa lavorano insieme per raggiungere degli obiettivi comuni. In questo caso, come avvenuto in altre occasioni con Nestlé, quando il progetto si sarà concluso i risultati andranno a beneficio, non solo dell’azienda e dei lavoratori, ma di tutta la comunità territoriale e dei consumatori finali.
Il nuovo progetto di sviluppo dello stabilimento campano, storicamente legato alla produzione di pizza surgelata Buitoni ma anche di verdure surgelate, rappresenta senza dubbio una boccata d’ossigeno per la fabbrica di Benevento, i cui volumi produttivi sono in calo dal 2013 e in cui a giugno era stata attivata una procedura di riduzione del personale. Senza questo piano, e la dismissione della produzione di verdure, la fabbrica avrebbe rischiato la chiusura. Siamo dunque soddisfatti delle proposte presentate dal Gruppo per rilanciare il sito, l’occupazione e l’intero indotto territoriale. Questo tipo di operazioni economico-industriali sono, infatti, strategiche per tutti i soggetti coinvolti: da un lato perché contribuiscono a portare nuove risorse in territori cruciali per la produzione agroalimentare e, dall’altro, perché sono operazioni attraverso cui il gruppo rilancia e qualifica, in termini di qualità e innovazione, la propria presenza industriale, confermando la strategicità del mercato italiano e la volontà di rafforzare il radicamento sul nostro territorio. Radicamento che l’azienda ha più volte dimostrato di voler mantenere, perseguendo come obiettivo primario lo sviluppo delle produzioni locali. Ne è un esempio il programma di interventi e investimenti economici e tecnologici, per un valore di 60 milioni di euro, che a partire da Gennaio interesserà lo stabilimento di San Sisto- Perugia in cui il gruppo ha inteso valorizzare le attività e le competenze centrali della Perugina e fare del “Bacio” il global brand del cioccolato simbolo del Made in Italy e dell’eccellenza italiana nel mondo. La fabbrica di San Sisto diventerà dunque l’unica a produrre il Bacio, così come quella di Benevento sarà destinata alla sola Pizza surgelata”.
“La strategia del gruppo di valorizzare la competitività di alcuni prodotti Made in Italy trasformando stabilimenti precisi in veri e propri “hub internazionali”, sempre più efficienti e produttivi, non può che trovarci d’accordo” ha aggiunto il segretario per poi precisare: “soprattutto se in questa riorganizzazione trovano spazio misure importanti per i lavoratori. In tal senso riteniamo di grande importanza la previsione delle 150 nuove assunzioni che l’investimento progettato sulle linee dovrebbe portare, così come l’impegno assunto congiuntamente dall’azienda e dai lavoratori a mettere in atto un piano sociale per gestire gli stop alla produzione necessari ai lavori sulle linee. Molto importante è inoltre, secondo noi, l’intervento che si farà in materia di riqualificazione e riconversione professionale degli addetti, un’operazione che servirà a rendere, entro un paio di anni, la fabbrica centro di eccellenza produttivo di riferimento per la pizza surgelata, un “hub internazionale” dove valorizzare ancor di più la tradizione alimentare italiana come asset strategico e competitivo. Il programma dettagliato di interventi e investimenti tecnologici, commerciali e informatici, per un valore di circa 50 milioni di euro, prevede, infatti, di rendere lo stabilimento uno snodo produttivo centrale a livello nazionale e internazionale dove la sicurezza sul lavoro, la qualità del prodotto e la competitività siano l’obiettivo primario da perseguire insieme alla valorizzazione della forza lavoro. Il nostro auspicio è, infine, che la nascita di altri due prodotti, si parla per ora di uno snack e un calzone, aiutino, in prospettiva, a risollevare le sorti dello stabilimento rappresentando un’occasione di mercato in più da cogliere.
“Il gruppo Nestlé sceglie ancora una volta di investire e valorizzare le nostre produzioni, dimostrando anche che, buona parte dei successi industriali, sono dovuti alle buone relazioni sindacali e all’attiva partecipazione del sindacato alle strategie aziendali” ha quindi detto concludendo Pellegrini “Fai, Flai e Uila sono convinte, oggi più che mai, che al centro delle strategie future del sindacato non debba esserci solo la difesa del lavoro, ma anche la partecipazione attiva ai piani industriali e la ricerca di nuovi modelli sostenibili di produzione che portando vantaggio alle imprese, lo portino anche ai lavoratori. Vogliamo essere parte attiva di una nuova visione e porre in essere tutte le azioni volte a contribuire a uno sviluppo sostenibile e a creare lavoro di qualità, anche dal punto di vista del rispetto dei contratti, delle leggi sociali e dei diritti dei lavoratori”.
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