Rapporto OCSE-FAO
Nel prossimo decennio produzione più forte e calo dei prezzi
L’aumento dei redditi nei Pvs stimola domanda di cibo e cambi nelle diete
Forti rese dei raccolti, maggiore produttività e una crescita più lenta della domanda mondiale dovrebbero contribuire a un graduale declino dei prezzi dei prodotti agricoli nel prossimo decennio, ma ciò nonostante, i prezzi probabilmente rimarranno a livelli superiori a quelli dei primi anni 2000. Questa la previsione del rapporto OCSE-FAO sulle prospettive agricole mondiali 2015-2024, presentato il 1 luglio a Parigi.
I prezzi del petrolio più bassi contribuiranno ad abbassare i prezzi alimentari, facendo calare i costi energetici e dei fertilizzanti, e rimuovendo gli incentivi alla produzione di biocarburanti di prima generazione a base di colture alimentari. Il commercio agricolo aumenterà più lentamente rispetto al decennio precedente, mentre la quota di produzione e consumo mondiale resterà stabile.
È nei paesi in via di sviluppo(Pvs) che avranno luogo le principali modifiche della domanda, crescita demografica, aumento del reddito pro-capite e urbanizzazione faranno aumentare, secondo il rapporto, la domanda di cibo. L’aumento dei redditi provocherà un mutamento delle diete, in particolare generando un aumento del consumo di proteine animali rispetto ai carboidrati. Di conseguenza, i prezzi di carne e latticini saranno più elevati rispetto ai prezzi dei prodotti agricoli.
Presentando il rapporto, il Segretario Generale dell’OCSE, Angel Gurría, ha dichiarato: “Le prospettive per l’agricoltura globale sono più tranquille di quanto non siano state negli ultimi anni, ma non è il caso di rallegrarsi troppo, come non possiamo escludere il rischio di nuove impennate dei prezzi nei prossimi anni. I governi dovrebbero sfruttare le attuali condizioni per concentrarsi sullo sviluppo di politiche che aumentino la produttività, stimolino l’innovazione, migliorino la gestione del rischio e garantiscano che sistemi agricoli portino benefici sia ai consumatori che agli agricoltori”.