MEDITERRANEO
No a interventi militari, serve sistema prevenzione gestito dall’UE
Approvata risoluzione UITA sulla tragedia dei migranti
di Fabrizio De Pascale
Il comitato esecutivo della UITA, Unione internazionale dei lavoratori agroalimentari e del turismo, riunito a Ginevra il 23-24 aprile, ha approvato una risoluzione sulla tragedia dei migranti nel Mediterraneo. Si tratta di un’importante risoluzione rispetto a una tragedia enorme cui non si riesce a trovare soluzione, approvata su richiesta dei sindacati italiani Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil, spagnoli Fitag-Ugt, Federacion de servicios CC.OO. e di quello tunisino FGAT-UGTT.
Nel testo si condanna l’incapacità dell’Europa di fermare l’ormai quasi quotidiano massacro continuo di uomini, donne e bambini nel Mediterraneo, e di predisporre un piano per accogliere in maniera umana i migranti, dando vita ad un progetto di aiuti in grado di ridurre i flussi migratori e offrire un avvenire alle persone nei paesi d’origine.
Contrario a interventi militari, il comitato ha proposto invece un sistema di prevenzione delle tragedie, gestito e finanziato dall’Unione europea, su modello del “mare nostrum” italiano. Il sindacato internazionale considera inoltre necessaria l’apertura di canali umanitari per consentire ai profughi di sfuggire al ricatto della criminalità organizzata e sostiene la richiesta dei sindacati alle istituzioni europee per sviluppare una risposta comune a questa drammatica situazione, secondo l’appello espresso anche dall’alto commissariato dell’ONU per i rifugiati (UNHCR).
Un’altra importante notizia riguarda la partecipazione della Uita alle celebrazioni italiane del 1 maggio. Nell’approvare la risoluzione, il segretario generale Ron Oswald ha infatti annunciato la partecipazione di una delegazione della UITA alla manifestazione, organizzata dai sindacati italiani Cgil-Cisl-Uil a Pozzallo (Ragusa), nei pressi di uno dei centri di accoglienza dei migranti, per mostrare solidarietà con le popolazioni della riva sud del Mediterraneo.