TOSCANA
La Uila sempre accanto ai lavoratori senegalesi
di Triestina Maiolo
Voglio condividere le sensazioni della 10° edizione del “GAMOU”, la conferenza religiosa della comunita’ senegalese, che si è svolta in Agosto presso le scuole medie “Montanelli Petrarca” a Fucecchio (Firenze). Organizzata dalla Federazione dei “Dahiras Tidiana della Toscana”, con cui la UILA “Territori Toscani” ha ottimi rapporti di reciproca stima e di effettiva collaborazione sindacale, è una festa molto importante perchè celebra la nascita del profeta Maometto, il giorno del “Mawlid”. Alla festa, iniziata la mattina alla presenza del Califfo generale del Senegal, con unico invito alla UILA, Ndione Badara, il nostro mediatore culturale si presenta con un vestito tradizionale, il Corano sotto al braccio e un sorriso smagliante e contagioso.
Non sta nella pelle, è contento, è in una situazione che ama, il suo equilibrio tra la sua esperienza toscana e le sue radici. Nell’attesa con canti in sottofondo mi dice che ne sarò coinvolta, ma non mi dice niente di preciso. Il suo telefono squilla in continuazione , sono connazionali che gli chiedono luogo percorso e orario. Fuori e’ un caldo torrido, e mi spiegano che staranno svegli fino alle sei del mattino dopo, tra letture del Corano e canti. Mi viene offerto del succo di frutta, mentre osservo saluti e abbracci e il coinvolgimento di tutti per far riuscire la festa. Il cibo preparato dalle donne viene servito in un grande piatto centrale, è il Cebun Gem (pesce con riso). A gruppi di dieci mangiamo in allegria e l’atmosfera e l’ospitalità sono impagabili. Le donne mi onorano con un dono, un vestito tradizionale senegalese con relativo Foulard, mi fanno vestire e sedere tra loro e avverto la loro energia e il loro trasporto nel cantare.
Il capo carismatico senegalese, nel suo intervento serale, prima scuote la sala con raccomandazioni sul dovere di ogni senegalese e l’impegno a perseguire scopi comuni di pace e di fratellanza tra Islam e Cristianesimo e, poi, elogi la UILA per il suo operato, nel rappresentare i tantissimi lavoratori in sala. Parole di orgoglio e incitamento nel continuare il percorso intrapreso. Mi viene donata una targa di ringraziamento dei servizi resi dalla Uila Toscana, e non riesco a nascondere la mia emozione nel prendere la parola. “Giungono ogni giorno e in numero impressionante. Formano immense masse: uomini, donne e bambini, anche piccolissimi.
Credono di trovare qui un mondo decisamente diverso da quello che scelgono di lasciarsi alle spalle. Credono nelle condizioni di vita migliori, nel lavoro, in un’esistenza più decorosa e meno stentata. Hanno aspettative, sogni, speranze e, come tutti, vorrebbero vederli realizzati. E guida il loro cuore e le loro menti l’auspicio che le brutture vissute finché erano nel proprio Paese d’origine non tornino più ad angustiarli; che la fame, la miseria e l’angoscia per sopravvivere siano, d’ora innanzi, solo ricordi. Il pensiero alle numerose vittime del mare e della terra che in questo cammino non ce la fanno. La UILA continuerà con il suo impegno a fianco dei fratelli del Senegal, nell’accogliere chi arriva, difendere i lavoratori e garantire quei diritti che ci rendono tutti uguali e cittadini del mondo.”