CONTRATTI
Intesa raggiunta per il Ccnl Confapi Unionalimentari
di Raffaella Sette
Dopo i rinnovi contrattuali nazionali siglati con Federalimentare e con la Cooperazione, anche i lavoratori dipendenti dalle aziende alimentari, dalle più grandi alle più piccole vedranno incrementate le loro retribuzioni e ampliate le tutele per il prossimo quadriennio. Grazie all’accordo raggiunto lo scorso 16 settembre, Fai, Flai e Uila hanno rinnovato, infatti, il Ccnl Confapi Unionalimentari, che era scaduto lo scorso 30 giugno, e che interessa circa 30.000 lavoratori dipendenti di oltre 4 mila aziende della piccola e media industria alimentare. Un’intesa che dimostra, ancora una volta, come anche in un momento difficile per il paese, la contrattazione e il confronto tra le parti sociali rappresentano la strada migliore per dare certezze ai lavoratori.
L’accordo avrà vigenza quadriennale (1 luglio 2016/ 30 giugno 2020) e prevede un incremento salariale mensile medio a regime di 105 € , a parametro 137 suddiviso in cinque tranches (€ 20 dal 1/7/2016, € 15 dal 1/9/2017, € 20 dal 1/12/2018, € 25 dal 1/12/2019, € 25 dal 1/6/2020).
Occorre sottolineare il clima positivo e le buone relazioni che hanno contraddistinto le trattative permettendo la sottoscrizione del primo rinnovo dopo la firma dell’accordo interconfederale del 26 luglio tra Cgil Cisl, Uil e Confapi.
L’accordo adegua la disciplina dei rapporti di lavoro alle novità legislative intervenute (D.Lgs 81/2015) introducendo, su alcune materie, degli aspetti migliorativi e riconfermando le condizioni di miglior favore che vengono dalla storia contrattuale.
Per quanto riguarda il part-time è stata incrementata la percentuale di utilizzo fino al 7% per le aziende che occupano più di 100 dipendenti, mentre la flessibilità è stata rimodulata su due fasce: per le aziende fino a 50 dipendenti è stata fissata in 95 ore, per quelle oltre i 50 in 85 ore.
Tra i più importanti risultati si sottolineano le novità sui congedi parentali, avendo ottenuto il riconoscimento di nove giorni di congedo per malattia del figlio tra i tre e i dieci anni; tre giorni di permesso retribuito all’anno per ogni singolo evento di decesso di un parente e infine l’utilizzo dei congedi parentali fino ai tredici, anziché 12 anni di vita del figlio, da fruire anche su base oraria per periodi pari a un minimo di 4 ore. Tra gli altri temi, il riconoscimento della figura del Rappresentante di sito per la sicurezza dei lavoratori, l’impegno per la responsabilità sociale di impresa, mentre welfare e assistenza sanitaria sono stati demandati alla bilateralità confederale che si avvierà in tempi brevi. Tali temi saranno oggetto di specifici incontri tra le Parti per verificarne lo stato dell’arte e valutare eventuali soluzioni alternative.
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