INALCA
Positiva conclusione della trattativa con oltre 900 assunzioni
di Guido Majrone
Con la firma, il 15 dicembre, dell’accordo per il sito di Castelvetro, dopo quelli riguardanti Ospedaletto Lodigiano (10 dicembre) e Rieti (11 dicembre), si è conclusa positivamente la trattativa tra Uila-Fai-Flai e Gescar per l’assunzione di oltre 900 lavoratori da parte di questa società, controllata al 100% da Inalca Spa.
Termina, così, nel migliore dei modi una vicenda iniziata lo scorso mese di maggio che aveva visto gli oltre 900 soci lavoratori del consorzio euro 2000 e della cooperativa king che lavoravano in Inalca grazie a un contratto di appalto e che si erano dimessi a causa della non corresponsione di due mensilità di stipendio e del contemporaneo recesso da parte di Inalca dal suddetto contratto.
Il 15 giugno 2015 Uila e Fai firmarono con Inalca, che nel frattempo aveva ovviato alle esigenze produttive dei tre stabilimenti tramite la somministrazione di tutti i lavoratori dimessisi dal consorzio e subito assunti dalla società Trenkwalder, un’ intesa che, oltre a fissare garanzie sui diritti pregressi di tali lavoratori eventualmente non liquidati da Consorzio e cooperativa king, impegnava l’azienda a trovare soluzioni occupazionali per tutti gli addetti coinvolti e a condividere in tal senso un percorso con le due organizzazioni sindacali.
Gli accordi firmati, a Ospedaletto Lodigiano e a Rieti anche dalla Flai-Cgil, confermano in pieno quanto previsto nell’accordo del 15 giugno: gli oltre 900 lavoratori coinvolti saranno assunti il 17 dicembre da Gescar con un contratto a tempo indeterminato, alle stesse condizioni economiche e con l’applicazione dei Ccnl che avevano ai tempi del consorzio euro 2000 e della cooperativa King; anche sui diritti pregressi, gli accordi colgono al 100% quanto già stabilito nell’intesa del 15 giugno.
Che dire in proposito? Che forse non tutti i mali vengono per nuocere? Oltre 900 persone dal 17 dicembre acquisiranno lo status di lavoratore dipendente con l’applicazione di un Contratto collettivo nazionale di lavoro dopo anni passati da “soci lavoratori” con regolamenti interni loro applicabili che, seppur tra i più completi tra quelli che le organizzazioni sindacali hanno potuto visionare nel comparto alimentare, non arrivano mai a comprendere tutte le tutele tipiche di un Ccnl.
Un risultato, quindi, che ha due valenze di straordinaria importanza nell’attuale contesto italiano: da un lato Gescar assume oltre 900 lavoratori a tempo indeterminato, dall’altro a questi lavoratori e alle loro famiglie si prospetta un futuro alle dipendenze di un’azienda che, essendo controllata da Inalca, gravita nel gruppo Cremonini, multinazionale con oltre 12.000 dipendenti di cui oltre 8.000 sul territorio italiano.