GIORNO PER GIORNO
Gli europei chiedono all’Europa di fare di più per il lavoro
Tre europei su quattro sono insoddisfatti di come l’Europa affronta il tema della disoccupazione e chiedono politiche e strumenti più efficaci in materia di lavoro per uscire da una situazione di crisi che ormai si prolunga da troppo tempo. È questo il dato che emerge nel numero speciale di Eurobarometro, il servizio della Commissione europea che misura e analizza le tendenze dell’opinione pubblica negli Stati membri.
Bella scoperta! È da mesi, anzi da anni, che denunciamo la debolezza, se non l’assenza, di una adeguata strategia europea in materia di occupazione e ripetiamo che l’unico modo per creare posti di lavoro è abbandonare la scellerata politica dell’austerità e intraprendere la strada del rilancio degli investimenti. Una ricetta valida per l’Italia e per l’Europa.
Secondo i più recenti dati Eurostat (maggio 2016), Il tasso di disoccupazione dell’Europa dell’area dell’euro è pari al 10,1%. Nell’Europa dei 28 ci sono 21,1 milioni di donne e uomini in cerca di un lavoro. Di questi, 4,2 milioni sono giovani con meno di 25 anni. Nell’area dell’euro, i disoccupati sono 16,3 milioni.
Lo studio di Eurobarometro ha coinvolto 28 mila europei. Il 69% dei cittadini europei ritiene che la battaglia contro la disoccupazione è ancora insufficiente e che le misure adottate fino a ora non sono state capaci di dare risposte adeguate. È la stessa percentuale che si pronuncia insoddisfatta del comportamento dell’Europa in materia di lotta al terrorismo.
In Italia, così come in Francia, la quota degli insoddisfatti, per il modo con cui l’Europa e i governi stanno conducendo la battaglia alla disoccupazione, sale al 79%. Ancor più insoddisfatti sono i greci (94%), i portoghesi (93%) e gli spagnoli (87%).
L’indagine di Eurobametro ha anche rilevato che il 66% dei cittadini ritiene che la battaglia contro le frodi fiscali sia stata finora insufficiente tanto che il 75% ne chiede un rafforzamento.