FORESTALI
Più tutele per 1500 Utb da rinnovo parte normativa contratto
Dopo un lungo percorso di trattative, con molti stop e intense fasi negoziali, è finalmente arrivato il rinnovo della parte normativa del Protocollo aggiuntivo al CCNL operai idraulico-forestali. Il rinnovo aggiorna e migliora le tutele dei 1.500 addetti che lavorano per i parchi nazionali e rientrano negli Uffici territoriali per la biodiversità (Utb), svolgendo una fondamentale funzione di manutenzione del territorio e delle sue biodiversità che, come tutti i 60mila lavoratori cui si applica il contratto di settore, erano in attesa del rinnovo dal 2012, a causa del blocco degli stipendi degli statali. Tra le principali novità della nuova parte normativa l’integrazione dell’indennità di malattia per i primi tre giorni e di quella relativa all’infortunio per i primi quattro (in entrambi i casi periodi non coperti da Inps e Inail), mentre sull’aspettativa è stata inserita la condizione di miglior favore prevista dal Ccnl. E’ stata chiarita in modo migliore la differenza tra l’istituto delle missioni e quello delle trasferte e, su richiesta del corpo forestale, è stato definito un tetto massimo di spesa (oggi formalmente inesistente) equiparato a quello del personale in divisa. Fissato, poi, a 30 giornate annue il limite dei permessi non retribuiti. Per quanto riguarda il lavoro eccedente le 39 ore è stato stabilito un tetto massimo annuale pari a 250 ore, prevedendo inoltre che il recupero delle ore eccedenti avvenga al 50% per scelta del lavoratore. In questo caso andranno godute entro 365 giorni dalla maturazione delle stesse, il restante 50% delle ore sarà recuperato compatibilmente con le esigenze aziendali entro 90 giorni dalla maturazione. Previste, infine, indennità pari al 5% per assicurazioni integrative facoltative. “L’accordo giunge alla fine di un lungo percorso di trattative, che ha coinvolto in prima persona anche i lavoratori, chiamati a manifestare in due occasioni di stallo del confronto”ha dichiarato Giorgio Carra, segretario nazionale Uila Uil. “In mancanza di un aggiornamento delle retribuzioni, a causa dei tagli alle risorse per il personale operaio, questo accordo rappresenta quasi un atto dovuto e siamo orgogliosi di averlo portato a termine soprattutto in una fase di incertezza come quella attuale, con la prospettiva, sempre più vicina, dell’accorpamento del CFS all’Arma dei Carabinieri. In merito a tale processo”, conclude Carra, “ribadiamo la richiesta già avanzata a CFS e Mipaaf di aprire un tavolo per il monitoraggio della fase transitoria con l’obiettivo primario della salvaguardia dei livelli occupazionali”.