FLORAMIATA
Salvare un’eccellenza del Made in Italy e ridare certezze ai lavoratori
di Teresa Annunziata
Floramiata è un’azienda leader nel settore del florovivaismo non solo italiano ma europeo. Nata all’inizio degli anni ’80 a Casa del Corto, nel comune di Piancastagnaio – Siena, attraverso un progetto industriale che aveva lo scopo di rioccupare il personale minerario dell’Amiata sfruttando le risorse energetiche della geotermia, oggi con 23 ettari di serre riscaldate a geotermia più altri ettari di vivai, serre fredde e ombrari, produce e commercializza piante ornamentali e il suo core business è centrato sulla produzione di piante tropicali.
Purtroppo l’8 ottobre 2015 il Tribunale di Siena, con sentenza, ha dichiarato il fallimento della società, nominando il curatore fallimentare ma disponendo nel frattempo l’esercizio provvisorio dell’impresa. In seguito, il 6 novembre scorso, le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali si sono incontrate con il curatore fallimentare e i consulenti del lavoro, a seguito dell’apertura della procedura di mobilità per i 173 lavoratori della società (dislocati tra le sedi di Piancastagnaio, Milano e Viterbo). E’ stato un incontro importante e decisivo e, grazie alla buona collaborazione tra i sindacati e il curatore, è stato possibile firmare due accordi: il primo sulla mobilità, prevedendo il criterio della “non opposizione”; il secondo per la richiesta della CIG in deroga alla Regione Toscana (con l’impegno di poterlo raggiungere anche per i dipendenti della sede di Viterbo), che permetterà di coinvolgere tutti i lavoratori fissi nell’attività aziendale.
In tal senso, Fai-Flai e Uila pur esprimendo soddisfazione per i risultati raggiunti, ritengo gli accordi solo un primo passo: non solo si continuerà a monitorare la situazione, ma si auspica che presto arrivi il bando per la vendita dell’azienda, al fine di ridare certezze al futuro di tutti i lavoratori e salvaguardare un’eccellenza del nostro Made in Italy.