Cassazione
Orientamento favorevole al lavoratore su periodo di comporto e ferie
La Cassazione, con la sentenza n. 7433 del 2016, interviene ancora una volta in materia di licenziamento intimato per il superamento del periodo di comporto, ovvero il periodo durante il quale il lavoratore ha diritto alla conservazione del posto di lavoro nel caso di eventi di malattia.
La stessa ha affermato che se un lavoratore malato supera il periodo di comporto, perché pur chiedendo le ferie queste non sono state concesse dal datore di lavoro (senza alcuna motivazione connessa ad esigenze organizzative), il successivo licenziamento va considerato come invalido, confermando la sentenza precedentemente emessa dalla Corte d’Appello.
Con tale decisione la Corte statuisce un orientamento maggiormente favorevole al lavoratore: si può sostituire la malattia con la fruizione delle ferie maturate e non godute allo scopo di sospendere il decorso del periodo di comporto fissato dal contratto collettivo. Il datore di lavoro, in questo caso di specie, avrebbe dovuto tenere conto dell’interesse legittimo del lavoratore a conservare il suo posto di lavoro.