CAPORALATO
Le proposte Fai, Flai e Uila al vertice al Mipaaf
“Incontro positivo, ma dare immediata applicazione al piano”
Approvare per decreto il testo già definito al Senato di integrazione dei compiti e funzioni della Rete; inserire la riduzione di un euro a giornata dei contributi previdenziali per le aziende agricole che si iscrivono e prevedere la definizione di un marchio etico del lavoro di qualità per le aziende iscritte alla rete; estendere le sanzioni previste per lo sfruttamento illecito della manodopera (art.603 bis Cp) e la cancellazione dalla rete alle aziende agricole che non applicano il CCNL, le leggi sulla sicurezza del lavoro e fruiscono della intermediazione illecita di manodopera, prevedendo, inoltre, per tali aziende la revoca delle agevolazioni contributive e dei contributi PAC. Infine chiedono apertura di un tavolo Interministeriale stabile e strutturato sulla materia con la partecipazione delle parti sociali agricole.
Sono le proposte per rendere immediatamente efficace la Rete del lavoro agricolo di qualità di Fai, Flai e Uila presentate, ieri, in un documento unitario nel corso dell’incontro su lavoro irregolare e caporalato, svoltosi presso il Mipaaf, ai ministri delle politiche agricole e del lavoro Maurizio Martina e Giuliano Poletti.
Da parte dei due ministri è stata manifestata una forte volontà di adottare strumenti legislativi, anche a breve termine, che diano però risposte stabili e strutturali al problema. Tra le proposte avanzate la confisca dei beni per le imprese in cui viene accertato il caporalato e sostegno legale, con risorse dedicate, per quei braccianti che denunciano il fenomeno, ma anche istituzione di un trasporto pubblico dei braccianti con il coinvolgimento delle regioni, responsabilità in solido per chi sfrutta il lavoro nero in agricoltura, più controlli mirati e una rendicontazione pubblica periodica delle attività compiute sia a livello ispettivo sia per tutte le altre azioni che riguardano immigrazione e lavoro nero, per tenere sempre alta l’attenzione pubblica.
Un approccio apprezzato da Fai, Flai e Uila che giudicano l’incontroproficuo e molto importante in quanto “gli impegni presi dai ministri vanno nella giusta direzione per dare finalmente un segnale concreto nella lotta a lavoro nero e caporalato e, in particolare, apprezziamo la funzione primaria che viene attribuita alla Cabina di regia della “Rete del lavoro agricolo di qualità” nell’individuazione delle misure che costituiranno il piano di azione.
Secondo i sindacati è inoltre di grande rilievo la proposta di Poletti di istituire una sorta di monitoraggio e rendicontazione pubblica delle attività compiute sia per quanto riguarda i controlli sia per tutte le altre azioni che riguardano il lavoro nero. Un impegno importante che consentirà, tra l’altro, di non far calare l’attenzione su un fenomeno gravissimo con lo scemare dei fatti di cronaca. I sindacati però non abbassano la guardia. “Nei prossimi 15 giorni lavoreremo insieme agli altri soggetti coinvolti nella Cabina di Regia della Rete per individuare le misure operative, normative, giuridiche e sanzionatorie che daranno vita al Piano di azione contro lo sfruttamento della manodopera agricola” hanno poi affermato “nella convinzione però che a tale piano venga poi data immediata applicazione perché il problema non è più rinviabile”.