LAVORO
Benefici contributivi legati a rispetto contrattazione sindacale
Il ministero del lavoro risponde a un interpello
Benefici contributivi legati al rispetto dei contratti stipulati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative. I datori di lavoro del settore agricolo per accedere alle agevolazioni contributive devono rispettare le norme previste nella legge finanziaria 296/2006, e cioè garantire le tutele minime contenute nei contratti collettivi stipulati dai sindacati più rappresentativi sul piano nazionale.
La precisazione viene dal ministero del lavoro che, rispondendo ad un interpello, ha chiarito il requisito della rappresentatività sindacale. In particolare, le norme contenute nella legge 296/2006 prevalgono su quanto previsto nel decreto legislativo 375/1993 in base al quale “le agevolazioni contributive previste dalla legge sono riconosciute ai datori di lavoro agricolo che applicano i contratti collettivi nazionali di categoria ovvero i contratti collettivi territoriali”. Questa disposizione legislativa non individuava le parti sociali che stipulano i contratti collettivi, mentre la norma successiva del 2006 condiziona la fruizione dell’agevolazione al possesso di una serie di requisiti. L’articolo 1, commi 1175 e 1176, precisa, infatti, che “dal 1 luglio 2007 i benefici normativi e contributivi previsti dalla normativa in materia di lavoro e legislazione sociale sono subordinati al possesso da parte dei datori di lavoro del documento unico di regolarità contributiva, fermi restando altri obblighi di legge, e il rispetto degli accordi e dei contratti collettivi nazionali nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali laddove sottoscritti e stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.
Il ministero si è dunque espresso nel senso che la contrattazione di cui bisogna tenere conto ai fini della possibilità per i datori di lavoro di usufruire dell’agevolazione contributiva, è quella derivante dalle organizzazioni sindacali e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.