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Assegno di ricollocazione, al via la sperimentazione su 20mila soggetti

23 Febbraio 2017
in Lavoro
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LAVORO
Assegno di ricollocazione, al via la sperimentazione su 20mila soggetti
di Eleonora Tomba

Dopo quasi due anni dalla sua introduzione, l’assegno di ricollocazione sta per diventare operativo (in via sperimentale). Ad annunciarlo il Ministero del Lavoro che prevede ai primi di marzo la partenza della sperimentazione su 20.000 soggetti scelti a campione dall’INPS.

L’assegno di ricollocazione, che spetta soltanto ai disoccupati da oltre quattro mesi che ricevono la NASpI, è uno strumento che dovrebbe aiutare le persone disoccupate nella ricerca di lavoro, attraverso un servizio personalizzato e intensivo di assistenza offerto dai centri per l’impiego o da altri soggetti autorizzati (agenzie interinali).

Si tratta, in sostanza, di una dote che il disoccupato possiede solo virtualmente, in quanto corrisposta direttamente all’intermediario da lui scelto (Centro per l’Impiego o agenzia interinale) e solo quando sia stato raggiunto il risultato occupazionale di un contratto di lavoro di almeno 6 mesi (3 mesi per le Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia).

L’importo dell’assegno è graduato in funzione del profilo personale di occupabilità e del risultato raggiunto: ciò significa che più è alta la distanza del disoccupato dal mercato del lavoro più alto sarà l’assegno, tra un minimo di 250 euro e un massimo di 5.000 euro.

Il servizio di assistenza alla ricollocazione ha una durata massima di 6 mesi, prorogabile, con il consenso del disoccupato, di ulteriori 6.

La richiesta di assegno è volontaria e può essere presentata registrandosi sul sito internet dell’ANPAL.

Il servizio di assistenza prevede l’affiancamento di un tutor e un programma di ricerca intensiva di una nuova occupazione con eventuale percorso di riqualificazione professionale. La persona deve però impegnarsi a svolgere le attività individuate dal tutor e ad accettare le offerte di lavoro congrue. Un eventuale rifiuto ingiustificato, infatti, farà scattare una riduzione graduale dell’assegno di NASpI.

Nel momento in cui il disoccupato ottenga un’assunzione in prova o a tempo determinato inferiore a 6 mesi, il servizio viene sospeso per tutta la durata del rapporto.

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