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Appello comune Etuc, Wwf e 175 Ong per un’Europa migliore

16 Settembre 2016
in INTERNAZIONALE
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EUROPA
Appello comune Etuc, Wwf e 175 Ong per un’Europa migliore
di Fabrizio De Pascale

Una nuova Europa per la prosperità globale: questo il titolo dell’appello, promosso da Wwf, Confederazione europea delle Ong umanitarie (Concord) e Confederazione europea dei sindacati (Etuc) e sottoscritto da 175 associazioni, sia europee che nazionali.

Un appello breve, chiaro e schietto, per nulla retorico, sull’incerto futuro dell’Europa e del pianeta, nel quale gli autori, oltre a individuare i principali motivi di crisi e i pericoli che l’Europa sta correndo, dichiarano il proprio impegno a battersi insieme alle istituzioni, ai governi e a tutte le altre forze sociali disponibili per migliorare “questa” Unione Europea.

È forse la prima volta che un appello del genere viene sottoscritto, insieme, da organizzazioni ambientaliste, come Wwf e Greenpeace (che difficilmente sottoscrivono atti o, tanto meno meno, intraprendono azioni comuni) e sindacato dei lavoratori, in questo la Confederazione europea dei sindacati. 

Ci sembra una importante novità positiva e la vogliamo leggere come un frutto del nuovo corso avviato nell’ambito del sindacato europeo, dalla nuova dirigenza guidata da Luca Visentini e dal suo staff.

Colpisce invece il fatto che tra i firmatari nazionali dell’appello, compaiano per l’Italia due sole entità: il Consorzio di cooperative sociali EVT e il Consorzio Sociale Abele Lavoro.

Siamo consci che il valore degli appelli, rispetto alla gravità dei problemi con cui deve confrontarsi l’Europa è molto relativo ma è comunque importante che le forze sane del continente facciano sentire la propria voce e che si dichiarino disposte a battersi per un’Europa migliore. E soprattutto è importante che Sindacato e associazioni umanitarie e ambientaliste dichiarino di voler lavorare insieme in questa direzione.

Di seguito il testo dell’appello

Una nuova Europa per la gente, il pianeta e la prosperità per tutti

 L’’Europa è a un bivio. Il futuro della cooperazione europea e i vantaggi che ne derivano sono in pericolo. Ne va del futuro della nostra società e del modo in cui vogliamo essere visti dal resto del mondo. Riguarda Il futuro del nostro pianeta e l’Europa dei nostri figli. La crisi evidenzia l’urgenza di riflettere su questioni fondamentali: come possiamo garantire che il progetto europeo recuperi la sua promessa di pace, democrazia e solidarietà?

Come può l’Europa lavorare per il suo popolo?

 Troppe persone in Europa sono insoddisfatte e deluse dall’Unione europea e si sentono lontane dalle sue istituzioni e dalle sue politiche. Ma esistono in Europa gruppi di politici impegnati, sindacati, comunità e organizzazioni non governative pronte ad agire e lavorare per un’Europa rinnovata. Insieme, siamo in grado di plasmare un’Europa globale, aperta, giusta e sostenibile, che lavori per le persone di ogni età, estrazione sociale e nazionalità.

Da dove partire per costruire l’Europa che vogliamo e di cui abbiamo bisogno?

 

Rifiutare soluzioni populiste

La crisi di fiducia arriva nel momento in cui la gente affronta difficoltà enormi, quali la diminuzione del tenore di vita e del potere di acquisto, l’aumento del lavoro precario, il disagio creato da politiche di austerità, l’ansia creata dall’arrivo dei migranti sulle nostre coste, l’impatto del cambiamento climatico e della distruzione dell’ambiente. Proprio quando le persone cercano risposte, l’euroscetticismo e il nazionalismo, l’intolleranza e la disinformazione stanno vincendo sull’idea di cooperazione, umanità e solidarietà. Dobbiamo tutti – leader, media e individui – farci sentire in ogni occasione ed agire contro la divisione e l’emarginazione dei gruppi ‘diversi’ della società, e contro coloro che approfittano delle paure per propri fini politici.

 

Affrontare le sfide insieme

Molte delle sfide che attendono l’Europa (disuguaglianze, cambiamento climatico, esaurimento delle risorse naturali, economia globale che avvantaggia poche persone) possono essere meglio affrontate tutti insieme piuttosto che singolarmente da ogni paese.

L’Unione europea, che incarna la cooperazione e la collaborazione internazionale, ha bisogno di essere leader nel garantire uno sviluppo sostenibile e globale, nel promuovere i diritti umani e nell’assicurare movimenti migratori dignitosi, in cui i rifugiati siano i benvenuti e tutti si sentano al sicuro.

 

Combattere per un’Europa sociale sostenibile, per le persone e per il nostro pianeta

C’è bisogno di un cambiamento decisivo e di trasformazione nella volontà politica, nella direzione e nell’azione della politica. Questa visione è ben definita nell’Agenda delle Nazioni Unite del 2030 per lo sviluppo sostenibile, in cui al centro dello scenario ci sono la salute e il benessere delle persone, la giustizia sociale, la protezione dell’ambiente, la democrazia e la trasparenza. Guidati da questo programma, le politiche economiche dell’Ue devono andare di pari passo con forti politiche sociali e ambientali. Il mercato unico dell’Ue e le politiche internazionali devono promuovere regole applicabili che tutelino lavoratori, consumatori, tutti i cittadini – uomini e donne, giovani e anziani – e il pianeta. Le politiche dell’Ue devono sostenere la democrazia, il dialogo, e una maggiore uguaglianza all’interno e all’esterno dell’Ue. Abbiamo bisogno di un’Europa che miri a migliorare le condizioni di vita di tutti.

 

Impegnarsi per un’Europa migliore e non per meno Europa

La tendenza attuale a indebolire le istituzioni dell’Ue e a ridurre le tutele per le persone e il pianeta in nome della ‘deregulation’ non è la risposta. Le politiche economiche attuali di riduzione del deficit e aumento della ‘competitività’ hanno promosso un’interpretazione troppo restrittiva della crescita e i profitti aziendali non si sono tradotti in miglioramenti salariali dei lavoratori o della vita delle persone.

È stato proprio questo tipo di politica, ‘Europa sì, ma non troppo’, ad aver alienato le persone lasciandogli una sensazione di impotenza e di abbandono. Ora abbiamo bisogno di iniziative europee nuove e avanzate per offrire vantaggi tangibili alle persone e per riconquistarne la fiducia. Europa ‘migliore’  è laddove l’azione congiunta dei suoi membri crea benefici tangibili per le persone e il pianeta. Questo include una nuova attenzione per l’uguaglianza e l’inclusione, un rilancio del modello sociale europeo che dia un lavoro dignitoso, posti di lavoro qualificati e migliori condizioni di vita, una forte tutela ambientale, azioni significative sul cambiamento climatico e uno sforzo comune per accogliere e integrare i migranti.

 

Ascoltare e coinvolgere

I leader dell’Ue, i primi ministri, i presidenti, le personalità, e i parlamentari devono ascoltare ed essere coinvolti attivamente con i cittadini di ogni età ed estrazione sociale per capire e rispondere meglio alle preoccupazioni della gente e per proporre una nuova visione positiva dell’Europa. Tutti, e forse i giovani in particolare, debbono essere coinvolti più attivamente nelle decisioni che impattano sul nostro futuro. Insieme, siamo in grado di decidere e agire sui temi che contano.

 

Perorare la causa per l’Europa

Abbiamo bisogno di un dialogo autentico, democratico e inclusivo sul futuro dell’Europa, e su come l’Ue possa fornire benefici tangibili per i cittadini europei. Noi siamo pronti a svolgere un ruolo attivo in questo dialogo e a lavorare ancora più duramente per sostenere la causa dei benefici che il lavoro comune ha portato finora ai cittadini europei e dei valori sui quali questa Unione si fonda.

 

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