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Rapporto Isfol, cresce adesione a fondi interprofessionali

19 Marzo 2015
in FORMAZIONE
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FORMAZIONE
Rapporto Isfol, cresce adesione a fondi interprofessionali

Lavoratori e imprese ricorrono sempre più spesso ai fondi interprofessionali per la formazione. I dati 2013-2014 contenuti nel XV Rapporto Isfol sulla Formazione Continua parlano chiaro: l’anno scorso si è registrato un aumento delle adesioni del 9,5% per le imprese e del 7,3% per i dipendenti; in termini assoluti hanno aderito ai fondi interprofessionali quasi il 70% delle imprese private potenziali, vale a dire oltre 920 mila, e l’83% dei lavoratori (più di 9,6 milioni).

Secondo il rapporto si tratta di uno degli aumenti più significativi degli ultimi anni, che mette in luce da un lato la resistenza della capacità di attrazione del sistema dei Fondi e, dall’altro, la debolezza del canale regionale. Infatti, la crescita delle adesioni è risultata più significativa nel Mezzogiorno, dove, per contro, le regioni destinano sempre meno risorse per la formazione continua. Ma soprattutto il risultato è ancor più significativo se si considera che, secondo quanto emerge dai dati, più del 40% delle risorse destinate alla formazione, ovvero 328 milioni di euro degli 800 disponibili, sono state dirottati, a causa della crisi, verso gli ammortizzatori sociali.

Composto da due parti, una dedicata alle dimensioni della formazione per i lavoratori e le imprese in Italia e in Europa e una specifica sulle policy a supporto della formazione continua, il rapporto evidenzia anche i cambiamenti che hanno riguardato la governance dei sistemi regionali di offerta formativa. In particolare, un ampio capitolo è dedicato alle alternative messe in campo per far fronte alla mancanza di risorse come, ad esempio, l’integrazione tra regioni e Fondi interprofessionali, volta a finanziare con risorse congiunte piani di formazione caratterizzati da una vision di sistema che mette insieme target differenti. A livello di contenuti, la formazione legata alla manutenzione delle competenze di settore o trasversale resta quella prevalente, mentre fatica a trovare spazio quella proattiva, connessa all’innovazione.

Un aspetto che viene inoltre messo in risalto dall’Isfol riguarda la destinazione di una parte rilevante delle risorse normalmente destinate al supporto della formazione di imprese e lavoratori alle indennità per i lavoratori in cassa integrazione in deroga o in mobilità in deroga. Analizzando l’andamento del contributo finanziario dello 0,30%, emerge che il fenomeno ha assunto una dimensione notevole nel 2013: ben il 42% circa delle risorse, ovvero 328 milioni di euro, è stato destinato alle misure a contrasto della crisi. Una percentuale altissima, che non aveva mai superato il 20% a partire dal 2009.

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