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Sostenibilità, un obiettivo che le parti sociali devono perseguire insieme

A Parma 700 delegati Uila del settore alimentare a confronto in vista dei rinnovi di secondo livello

24 Febbraio 2025
in Industria Alimentare
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Sostenibilità, un obiettivo che le parti sociali devono perseguire insieme
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A Parma 700 delegati Uila del settore alimentare a confronto in vista dei rinnovi di secondo livello

Di Fabrizio De Pascale

Oltre 700 lavoratrici e lavoratori (molti dei quali RSU e RLS) provenienti da tutta Italia, tanti rappresentanti delle associazioni datoriali e delle aziende del settore alimentare, una forte presenza della Uil; il tutto nella splendida cornice dell’Auditorium Paganini, un ex zuccherificio ristrutturato da Renzo Piano e restituito al pubblico per un uso sociale. La “due giorni” organizzata dalla Uila a Parma il 18-19 febbraio per discutere i temi della contrattazione, in vista dell’apertura della stagione dei rinnovi dei contratti integrativi nell’industria alimentare e delle sfide legate al tema della sostenibilità che il settore deve affrontare, è stata un grande successo del quale essere orgogliosi.

Sicuramente soddisfatta è la segretaria generale Uila Enrica Mammucari che ha fortemente voluto questa iniziativa. “Siamo qui per ribadire il ruolo della contrattazione collettiva e della bilateralità come scelta strategica per affrontare i problemi, dare soddisfazione ai bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori, rispondere alle esigenze delle imprese. Siamo anche convinti che occorre proseguire su questa strada per raggiungere gli obiettivi di una sostenibilità che sia insieme ambientale, sociale ed economica. Sulla sostenibilità si sta giocando il futuro del mondo del lavoro e noi vogliamo essere protagonisti nella costruzione di questo futuro”.

Nella prima giornata dei lavori si è svolta l’Assemblea dei delegati Uila del settore alimentare, presieduta dal segretario organizzativo Guido Majrone e aperta, dopo un messaggio di saluto del segretario regionale Uil Emilia Romagna Marcello Borghetti, dalla relazione del segretario nazionale Michele Tartaglione, incentrata sull’imminente avvio della stagione dei rinnovi di secondo livello e sulle proposte che la segreteria nazionale della Uila intende discutere con i propri delegati sindacali e successivamente proporre per la condivisione a Fai e Flai. È stata un’intensa giornata di lavoro, nella quale sono intervenuti numerosi delegati, i segretari regionali Uila Alberto Donferri (Lombardia), Laura Pagliara (Emilia Romagna) ed Emilio Saggese (Campania). Particolarmente importanti i contributi della segretaria Confederale Uil Vera Buonomo e di Francesco Maria Gennaro della Segreteria Generale Uil sul tema dell’intelligenza artificiale.

“Le sfide dell’industria alimentare tra sostenibilità, contrattazione e sicurezza” è stato il titolo dell’iniziativa pubblica svoltasi il secondo giorno dei lavori, nell’ambito della quale è stata presentata una ricerca, promossa dall’Ente bilaterale di settore (EBS) e realizzata dalla Uila sul tema della sostenibilità. La ricerca è stata presentata da Raffaele De Socio, dottorando Università La Sapienza e Pietro Blandini, funzionario della Uila nazionale. Ad arricchire i temi in discussione gli interventi dei docenti universitari Maria Teresa Bianchi (economia aziendale) e Antonio De Belvis (igiene a sanità pubblica).
Numerosi e importanti gli ospiti presenti in sala, tra i quali i presidenti dell’Ente bilaterale di settore (EBS) Alessandro Glisenti, del Fasa Giovanni De Angelis, della Cassa Rischio Vita David Dabianco Lorini e di Alifond Fabio Barigazzi, i rappresentanti delle principali associazioni datoriali e delle maggiori aziende del settore dell’industria alimentare, molte delle quali hanno contribuito alla ricerca. Particolarmente folta la rappresentanza della Uil, a partire dalle segretarie confederali Vera Buonomo  e Ivana Veronese e dai segretari generali di categoria Vito Panzarella (Feneal), Rocco Palombella (Uilm), Paolo Andreani (Uiltucs), Daniela Piras (Uiltec).

Alla presentazione della ricerca ha fatto seguito la relazione della segretaria generale Uila Enrica Mammucari e gli interventi di Mario Piccialuti, direttore generale UnionFood, Silvio Ferrari, presidente Federprima, Lara Sanfrancesco, direttore generale Unaitalia. A chiusura l’intervento del segretario generale Uil, PierPaolo Bombardieri.

“Nell’era della deglobalizzazione, dove tutto diventa fluido, accelerato e imprevedibile” ha esordito Mammucari “la Uila è convinta che le relazioni sindacali rappresentino un punto fermo per indirizzare gli strumenti di cui dispone, al fine di raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, in una accezione integrale e con una visione olistica. Siamo soddisfatti di quanto già fatto nel nostro settore: attraverso la contrattazione e la bilateralità abbiamo realizzato un modello di welfare sussidiario che, tra tante misure, offre sostegno ai soggetti più fragili, a partire delle vittime di violenza e, soprattutto, promuove la formazione. Oggi però, per affrontare le nuove sfide imposte dalle transizioni che incombono sul nostro futuro, le parti sociali devono svolgere un ruolo determinante anche per quanto riguarda le politiche attive del lavoro.
L’evoluzione tecnologica, i processi di automazione e il rapido sviluppo dell’intelligenza artificiale, già presente in molte aziende del nostro settore richiedono, quindi, un urgente sviluppo inclusivo di percorsi di apprendimento continuo per chi già è occupato, concretizzando ancora di più il diritto soggettivo alla formazione previsto nel CCNL e garantendo, attraverso lo sviluppo di competenze specifiche, anche, una piena partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori. Allo stesso tempo, è necessario, anche attraverso gli strumenti bilaterali, porre rimedio al “mismatch” tra offerta formativa e fabbisogni professionali, presente anche nell’industria alimentare che continua a registrare ottimi risultati in termini di fatturato e produzione. È compito delle parti sociali, infatti, orientare la bilateralità e la contrattazione verso uno sviluppo sostenibile del settore. Abbiamo tante opportunità e sono convinta che insieme, in modo concreto, passo dopo passo, potremo raggiungere l’obiettivo di una transizione giusta, a partire già dalla prossima stagione dei rinnovi di secondo livello”.

Concludendo i lavori il segretario generale della Uil PierPaolo Bombardieri, tra tanti temi toccati e riferendosi in maniera specifica al tema della sostenibilità sollevato dalla Uila, ha detto: “Sono state illustrate, oggi, dalla nostra categoria del settore agroalimentare, alcune buone prassi, per affrontare temi molto complicati nell’ambito di un sistema di relazioni industriali che regge e che condivide alcuni valori. Purtroppo, però, questo sistema non arriva dappertutto. C’è una questione di sostenibilità economica e ambientale, ma soprattutto c’è un tema di sostenibilità sociale che emerge con chiarezza anche dalla ricerca presentata dalla Uila. L’impegno, dunque, è quello di restare sempre sul merito delle cose per rappresentare, davvero, gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori, puntando sulla contrattazione, per la crescita dei salari, per la sicurezza sul lavoro e per un welfare che metta al centro la persona”.

LA RICERCA

Bilanci di sostenibilità: come coniugare produzione, occupazione, tutela ambientale e performance economico finanziarie

La ricerca, condotta da un’equipe scientifica guidata dalla professoressa Maria Teresa Bianchi, ha coinvolto oltre 1.200 lavoratrici e lavoratori e i rappresentanti delle principali imprese del settore dell’industria alimentare che hanno risposto a un questionario sui diversi aspetti del tema sostenibilità.

Sostenibilità
Tra le lavoratrici e i lavoratori emerge una grande sensibilità verso il tema della sostenibilità (ambientale, sociale ed economica). Su una scala valoriale da 1 a 5, i lavoratori ritengono importanti gli investimenti in sostenibilità per la crescita dell’azienda (3,92) e il coinvolgimento delle Organizzazioni sindacali e delle RSU su questo tema (4,1); sono altresì convinti che la contrattazione collettiva possa svolgere un ruolo importante nella sua attuazione (4,08). Allo stesso tempo, però, i dipendenti giudicano più basso il livello di chiarezza della comunicazione sugli obiettivi di sostenibilità da parte delle aziende (2,62). Infine, il 95,7% degli intervistati ritiene necessaria una formazione specifica sul tema.

Focus su sostenibilità ambientale
Sulla stessa scala di valori, i lavoratori ritengono importante il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale (4,05) ma giudicano con un valore più basso (2,96) le attività svolte e le misure adottate dalla propria azienda in materia di sostenibilità ambientale. In generale, il 92% vorrebbe maggiori iniziative di sostenibilità ambientale in azienda e l’83% vorrebbe partecipare di più a definire gli obbiettivi di sostenibilità.

Focus su sostenibilità sociale
Sul versante della sostenibilità sociale, dal questionario emerge come in oltre il 68% delle grandi aziende siano presenti misure di welfare e programmi di inclusione e parità di genere. Una percentuale che decresce sensibilmente nelle aziende più piccole dove non è ancora diffusa la contrattazione integrativa.

Misure più rilevanti nelle politiche di Welfare sociale contrattuale
Borse di studio per i figli (scuole, università)                      40,9%
Sconti per nidi e centri estivi                                               38,9%
Bonus bebè                                                                         24,6%
Servizi di sostegno alla cura di bambini, anziani, disabili    23,7%

Le imprese e la contrattazione
Anche tra le principali imprese del settore alimentare emerge la convinzione che le relazioni sindacali possono avere un ruolo importante nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.
Nonostante l’industria alimentare abbia fatto molto in tema di sostenibilità emerge però come gli obiettivi sostenibilità e il loro perseguimento non siano ancora abbastanza diffusi all’interno della contrattazione collettiva di secondo livello.

Guarda le immagini dell’evento: Album di Uila Nazionale | Flickr

 

Tags: alimentarebilateralitàcontrattointegrativolavorosostenibilità
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