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Parmalat: più luci che ombre nel 2016 del gruppo

20 Dicembre 2016
in ALIMENTARE
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PARMALAT
Più luci che ombre nel 2016 del gruppo
di Teresa Annunziata

Quote di mercato in rialzo, volumi in crescita nelle attività promozionali, 2000 punti vendita aperti, bene ricerca e sviluppo. Nonostante qualche ombra, il 2016 della Parmalat non è stato poi così negativo.

E’ quanto emerso nel corso dell’incontro, svoltosi il 2 Dicembre, a Parma, per l’informativa annuale del Gruppo Parmalat tra il Coordinamento Nazionale Fai, Flai, Uila e la Direzione Aziendale. L’azienda ha esposto la situazione generale italiana nel 2016 in cui i principali indicatori economici cominciano a registrare segnali di ripresa, anche se ancora deboli: il PIL, nel secondo trimestre del 2016, ha segnato un +0,7%; i consumi delle famiglie sono leggermente in crescita; la disoccupazione generale è calata di 0,3 punti percentuali.

La quota di mercato Parmalat a settembre 2016 è aumentata sensibilmente rispetto al 2015 per latte UHT, latte fresco, panna UHT e succhi; in lieve calo, invece, lo yogurt. Parmalat continua ad attuare strategie al fine di rilanciare i consumi e ristabilire una corretta informazione sul latte tra le persone, promuovendo e facendo conoscere i prodotti a marchio proprio e quelli locali.

Per quanto concerne le vendite, l’azienda, soffermandosi sulle attività promozionali, ha evidenziato la continua crescita dei volumi anche grazie alle forti alleanze con la grande distribuzione, con un aumento dell’apertura dei punti vendita Parmalat (+2.000 nel 2016). Bene il settore ricerca e sviluppo: nel 2016 il numero dei prodotti lanciati e rinnovati è passato da 29 a 53 raggiungendo un +12,4% del fatturato aziendale. E se nel 2015 sono stati fatti investimenti industriali per 28,5 M€ (importo superiore rispetto ai 21 M€ preventivati), nel 2016 sono previsti progetti tecnici per 16,4 M€ più il completamento di quelli avviati nel 2015; Centrale del Latte di Roma, inoltre, ha effettuato ulteriori 1,9 M€ di investimenti.

All’incontro si è inoltre parlato dell’area risorse umane e, in particolare, del “progetto Friuli” con il piano di trasferimento impianti da Torviscosa a Campoformido, che non determinerà nessun impatto sull’occupazione e sulle stalle conferenti latte, con la continuazione dell’attività a Torviscosa del Bar Bianco.

L’Azienda si è in particolare soffermata sulle questioni inerenti l’assenteismo (tutte le causali) e gli infortuni di breve durata. Come Organizzazioni Sindacali abbiamo evidenziato che nel contratto integrativo sono stati condivisi strumenti per promuovere la cultura della prevenzione (giornata della sicurezza e una specifica commissione), importanti per raggiungere l’obiettivo “0 infortuni”. È un impegno a cui è necessario dare seguito, a partire dall’insediamento della commissione. Inoltre, commentando i dati esposti dal management aziendale durante la riunione, abbiamo sottolineato come, pur essendo il latte il core business della Parmalat, è necessario intercettare altri segmenti di mercato e diversi clienti attraverso l’attuazione di nuovi processi, la creazione di nuovi prodotti e packaging, non dimenticando che accanto alla qualità delle produzioni esiste l’eccellenza del lavoro di tutte le persone che operano in Azienda.

Per Fai, Flai e Uila è opportuno continuare a perseguire una politica che faccia crescere sempre più la società sul mercato nazionale ed internazionale, attraverso investimenti e strategie che attraggano il consumatore finale.

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