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La nube tossica del 2015 in Asia ha causato 100.000 morti

13 Ottobre 2016
in AMBIENTE E TERRITORIO
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INQUINAMENTO
La nube tossica del 2015 in Asia ha causato 100.000 morti
Lo sostiene un recente studio ignorato dai media

Un anno fa (settembre 2015), i media internazionali diedero notizia di una nube tossica, proveniente dall’Indonesia e causata da pratiche agricole illegali consistenti nel bruciare piantagioni e terreni per feritlizzare i suoli, che ha progressivamente ricoperto una parte del sud est asiatico, interessando altri paesi come la Malesia e Singapore. Notizia che rimbalzò anche su alcuni media italiani. Allora non si parlò di morti ma solo di circa 160.000 persone ricoverate per problemi respiratori.
Un mese fa (settembre 2016) è stato pubblicato uno studio, sulla rivista scientifica inglese Iop Science (http://iopscience.iop.org/article/10.1088/1748-9326/11/9/094023), che ha stabilito che quella nube tossica (definita foschia persistente – “toxic haze”) ha causato 100.300 (centomilatrecento) morti, di cui 92.000 in Indonesia, 6.500 in Indonesia e 2.200 a Singapore. Si tratta di una tragedia da annoverare tra le più gravi catastrofi naturali della storia.

La notizia, riportata da diversi media internazionali, non è ancora apparsa su nessun organo di informazione italiano.
Secondo gli autori dello studio le morti sono state causate principalmente da malattie cardiovascolari e solo in misura minore da malattie respiratorie.

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Autorizzazione tribunale della stampa n. 101/2012 del 16 aprile 2012, diffusione online
© 2021 Realizzazione a cura di UILA, Via Savoia 80, 00198 Roma. Tutti i diritti sono riservati - Credits: ap idee.

Le immagini e le foto presenti sul nostro giornale online sono prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti, gli autori o i proprietari delle stesse fossero comunque contrari alla loro pubblicazione, Vi preghiamo di segnalarlo alla mail redazione@lavoroitalianoagroalimentare.eu e provvederemo alla rimozione immediata delle medesime.

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