Tabacco
Le nuove regole europee in vigore dal 20 maggio
Vecchi pacchetti in commercio fino a maggio 2017
di Raffaella Sette
Il prossimo 20 maggio entreranno in vigore le nuove regole sui prodotti del tabacco indicate dall’Unione Europea nel 2014 (Direttiva 2014/40/UE). Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, lo scorso 18 gennaio 2016, del decreto legislativo sui prodotti del tabacco, l’Italia si è adeguata definitivamente alle indicazioni provenienti da Bruxelles. Molti i cambiamenti introdotti sulla dimensione e sull’estetica dei pacchetti di sigarette, una pluralità di divieti e nuove norme per la produzione e la vendita dei prodotti del tabacco.
Tra gli effetti più evidenti delle nuove norme figurano quelli riguardanti l’etichettatura e il confezionamento dei prodotti. Non potranno essere più venduti pacchetti da 10 sigarette, e anche quelli da 20 cambieranno sostanzialmente, contenendo immagini shock per disincentivare il consumo di tabacco. Sarà, infatti, maggiore lo spazio riservato alle avvertenze sanitarie combinate (testo e immagini) che occuperanno il 65% della superficie esterna del pacchetto. Inoltre, verrà riportato un numero verde (800.554.088) per fornire informazioni a sostegno di chi volesse smettere di fumare. Divieto di utilizzo di aromi caratterizzanti e quindi, divieto di vendita delle sigarette aromatizzate alla vaniglia, al mentolo e alle erbe.
Le regole cambiano anche per la vendita del tabacco sfuso, le cui confezioni non potranno contenere meno di 30 grammi. Inoltre, divieto di vendita ai minori di 18 anni anche sulle sigarette elettroniche. I fumatori dovranno prestare attenzione anche ai mozziconi: gettarli a terra non sarà più solo un gesto riprovevole, ma vietato e sanzionabile. Sarà vietato fumare nelle auto, in sosta o in movimento, in presenza di minori e di donne in stato di gravidanza, ma anche all’aperto, nelle pertinenze esterne delle strutture universitarie ospedaliere e presidi ospedalieri. Per chi violerà le nuove norme, consumatore o produttore che sia, sono previste multe fino a 5mila euro.
Non sono previsti periodi di transizione, ma la normativa permetterà la vendita dei vecchi pacchetti di sigarette per i prossimi 12 mesi. Infatti, i prodotti non conformi alla direttiva potranno essere commercializzati fino a maggio 2017 purché siano stati fabbricati entro il 20 maggio 2016. Inoltre, il 20 agosto 2016 sarà il termine ultimo per trasferire i prodotti non conformi dal fabbricante o importatore al depositario autorizzato che a sua volta potrà rivenderli alle tabaccherie fino al 20 ottobre 2016. Tappe intermedie per andare incontro alle specifiche caratteristiche della filiera distributiva italiana.
Secondo i dati più recenti, in Italia i fumatori sono circa il 19,5% degli abitanti di età superiore ai 14 anni, di cui il 24,5% uomini e il 14,8% donne. Con l’approvazione delle nuove misure si conta di abbassare la dipendenza da nicotina del 5% ma, insieme all’auspicio di risultati efficaci per la salute dei cittadini, ci auguriamo che non venga danneggiata seriamente la filiera italiana del tabacco con circa 200mila addetti.
Il tabacco greggio, in Italia, è ancora oggi una risorsa economica strategica, di cruciale importanza per il futuro delle comunità rurali. Si tratta senza dubbio di una coltura che ha un forte impatto sull’occupazione, tra l’altro con un’elevata quota di lavoro femminile, perché molte fasi del processo di produzione (raccolta delle foglie, attività agricole post-raccolta e prima trasformazione industriale) non possono essere del tutto meccanizzate e devono essere eseguite manualmente.