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La Uilapesca alla Conferenza Fao/Cgpm di Algeri sulla pesca

29 Marzo 2016
in AGRICOLTURA E PESCA
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PESCA
La Uilapesca alla Conferenza Fao/Cgpm di Algeri sulla pesca
De Pascale: “la Cgpm promuova la ratifica della Convenzione ILO C188

È stato pubblicato, sul sito web della Commissione Generale della Pesca del Mditerraneo (Cgpm) il testo della Dichiarazione finale della Conferenza regionale sul tema “Costruire un avvenire per una pesca artigianale durevole nel Mediterraneo e nel mar Nero”, organizzata, in collaborazione con la Fao, il Wwf, MedPan e il Ciheam ad Algeri il 7-9 marzo.

Conferenza, aperta dal ministro della pesca algerino Sid Ahmed Ferroukhi, alla quale hanno partecipato oltre 200 persone in rappresentanza di 23 paesi, oltre che di organizzazioni non governative e forze sociali. Nutrita anche la presenza di pescatori algerini, guidati da Hacene Hamdani, leader dell’associazione algerina per la pesca artigianale e di altri paesi nord africani. Presente anche il Medac (Mediterranean Advisory Council) che riunisce le associazioni dei paesi Ue, rappresentato dal segretario esecutivo Rosa Caggiano.
Per l’Italia, oltre ad alcuni ricercatori del Cnr, erano presenti il segretario nazionale della Uilapesca Fabrizio De Pascale e, in rappresentanza del Mipaaf, l’ammiraglio Pietro Verna, capo reparto pesca marittima del ministero.

Per il segretario della Cgpm Abdellah Srour, si è trattato di un evento molto importante perché “è stato avviato un gruppo di lavoro permanente, sotto l’egida della Cgpm, che permetterà di unire gli sforzi per attuare una strategia per una pesca artigianale durevole in tutta la regione”.

Crescita Blu, meccanismi di co-gestione delle risorse, ruolo delle aree marine protette, come promuovere la catena del valore, come attuare le direttive Fao per la pesca artigianale sostenibile sono stati i temi centrali intorno ai quali si è sviluppato il dibattito, articolato in cinque sessioni tematiche.

Ma si è parlato anche di “lavoro decente” e, più in generale degli aspetti socio-economici legati alle attività di pesca.

In particolare, su richiesta della Uilapesca che ha partecipato ai lavori, nel testo della dichiarazione finale della Conferenza è stato inserito un riferimento alla Convenzione ILO C 188 e un appello affinché la Cgpm promuova tra gli stati membri la ratifica di questa Convenzione.

“I pescatori, sia che pratichino la pesca artigianale o la grande pesca, sono tutti uguali” ha detto De Pascale intervenendo nei lavori “hanno tutti gli stessi problemi e, soprattutto gli stessi diritti, primo tra i quali quello di vedersi attribuite e assicurate condizioni di lavoro e di vita decenti, così come definite nella Convenzione ILO C 188. In Italia è già stata presentata in Parlamento una proposta di legge per la sua ratifica. Ci auguriamo che ciò possa avvenire al più presto”.

Nell’ambito dei lavori, il segretario della Uilapesca ha anche incontrato i rappresentanti della “Piattaforma maghrebina per la pesca artigianale sostenibile”, costituita da associazioni di pescatori di Algeria, Marocco, Mauritania, Libia e Tunisia e delle associazioni Life e Medarnet che raggruppa associazioni di pescatori di diversi paesi, sia europei che nord Africani, che agiscono per  promuovere la pesca sostenibile nel Mediterraneo.

Sempre su impulso della UilaPesca, inoltre, sempre nella Dichiarazione finale è stato inserito l’invito a promuovere, nell’ambito della Cgpm, un forum tra le associazioni di pescatori dei paesi costieri del nord e del sud fìdel Mediterraneo.

Link alla pagina della Cgpm dedicata all’evento:
http://www.fao.org/gfcm/meetings/ssfconference2016/en/

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