Lavoro Italiano Agroalimentare
  • Economia
  • Lavoro
  • Agricoltura e Pesca
  • Alimentare
  • Internazionale
No Result
Tutti i risultati
Lavoro Italiano Agroalimentare
  • Economia
  • Lavoro
  • Agricoltura e Pesca
  • Alimentare
  • Internazionale
No Result
Tutti i risultati
Lavoro Italiano Agroalimentare
No Result
Tutti i risultati

CCNL Alimentare: un rinnovo importante per 400 mila lavoratori. Salari +105 euro

5 Febbraio 2016
in ALIMENTARE
0
Share on FacebookShare on Twitter

CCNL Alimentare
Un rinnovo importante per 400 mila lavoratori. Salari + 105 euro
di Stefano Mantegazza

Si è conclusa oggi, con la firma del Ccnl industria alimentare, una maratona negoziale lunga un anno e costellata da centinaia e centinaia di assemblee e decine di incontri negoziali.
Un percorso esaltante che ha coinvolto migliaia di delegati, quadri e dirigenti sindacali e che ha reso protagonisti, con il loro impegno e, quando è stato necessario, con la loro mobilitazione le lavoratrici e i lavoratori di un settore che conta oltre 400.000 addetti.
Esce rafforzato da questo negoziato il consenso già forte che Fai-Flai-Uila hanno all’interno delle aziende.

L’aumento salariale di 105 euro, erogato su quattro anni a partire da gennaio 2016, non è legato ad alcun parametro e non è vincolato ad alcun ricalcolo. Realizziamo, pertanto, in un paese prossimo alla deflazione, una crescita effettiva delle retribuzioni, confermando le scelte contenute nel documento appena approvato da Cgil-Cisl-Uil. Con questo rinnovo si passa dalla tutela del potere d’acquisto delle retribuzioni al loro incremento reale. Una straordinaria innovazione.
La richiesta salariale iniziale si basava, come esplicitamente scritto nella piattaforma, sull’ipotesi di un paese che all’inizio del 2016 avrebbe dovuto essere in forte crescita. La crescita c’è stata ma non è stata forte e il paese, malgrado i proclami trionfalistici del governo continua ad essere in difficoltà. Con grande senso di responsabilità, quindi, e in coerenza con la nostra piattaforma abbiamo accettato un incremento salariale pur leggermente al di sotto delle nostre aspettative.

Nel merito dei contenuti dell’intesa alcune sottolineature sugli aspetti più rilevanti: mettendo in evidenza, in primo luogo, che nel corso del negoziato sono via, via cadute tutte le richieste avanzate dalla controparte che chiedeva in particolare l’eliminazione degli scatti di anzianità e del premio di produzione congelato.

Il nuovo contratto durerà quattro anni. Questo vuol dire più certezze sui costi per le imprese, più sicurezza per le retribuzioni dei lavoratori ma soprattutto più valore alla contrattazione di secondo livello confermata come momento centrale di negoziazione per un settore in cui gli accordi aziendali dovranno sempre più sostenere le scelte organizzative necessarie alle diverse esigenze competitive, congiunturali e alle stagionalità. Con questi accordi cresceranno di pari passo occupazione e salario. La conferma degli assetti contrattuali e la loro valorizzazione rafforza il ruolo delle parti sociali, smentisce chi parla di declino dei corpi intermedi.

Entrano a far parte del nuovo Ccnl il telelavoro e il lavoro agile, dimostrazione di un sindacato molto attento ai cambiamenti dell’organizzazione del lavoro e alle opportunità di una migliore conciliazione con la vita privata.

Aumentano le ore di flessibilità (da 72 a 88) perché lavoratrici e lavoratori sono convinti che il migliore funzionamento degli impianti produce un positivo ritorno per l’occupazione e la crescita del salario per obiettivi.

Si rafforza il capitolo dei diritti e delle tutele, migliorando la fruizione dei congedi parentali e quella dei permessi per eventi e cause particolari.

Le parti hanno infine confermato come asse centrale del sistema contrattuale le tutele garantite dal sistema negoziale del welfare che cresceranno ancora, a partire dal 1 gennaio 2017. L’impegno assunto è quello di sostenere il reddito dei lavoratori che vengono licenziati e ai quali manchino non più di 24 mesi al godimento della pensione e di quelli che trasformano in part-time il tempo pieno per la staffetta generazionale. Sindacato e imprese dimostrano in questo modo la loro giusta attenzione verso i più anziani favorendo l’accesso alla pensione e creando in questo modo nuove opportunità occupazionali.

Se realizzeremo questi obbiettivi, nel settore alimentare sarà possibile grazie al Welfare contrattuale, cessare il lavoro un po’ prima del tempo e godersi una pensione senza i tagli che minacciosamente accompagnano ogni proposta di uscita flessibile dal lavoro.

{gallery}CcnlAlimentare-Rinnovo{/gallery}

GUARDA LA GALLERY

Articolo precedente

Puglia: barbatelle, a rischio le prestazioni a sostegno del reddito – PP

Prossimo Articolo

Riflessioni di un Don Chisciotte dopo un rinnovo esaltante

Prossimo Articolo

Riflessioni di un Don Chisciotte dopo un rinnovo esaltante

Contenuti più visti

discriminazione gravidanza2

Nullo licenziamento della lavoratrice durante la gravidanza se chiude il reparto – PP

21 Dicembre 2017
spaghetti montanari

Spaghetti al pomodoro. Come il piatto della tradizione Made in Italy è nato dagli incroci con altre culture

17 Febbraio 2020

Sanpellegrino. 2015 una buona annata, 2016 investimenti per oltre 400 mln

11 Marzo 2016

Categorie

Il Lavoro Italiano Agroalimentare, Direttore Responsabile: STEFANO MANTEGAZZA
Redattori: FABRIZIO DE PASCALE, GIUSY PASCUCCI
Redazione: Via Savoia 80, 00198 Roma - Telefono: +390685301610 - @mail: redazione@lavoroitalianoagroalimentare.eu
Autorizzazione tribunale della stampa n. 101/2012 del 16 aprile 2012, diffusione online
© 2021 Realizzazione a cura di UILA, Via Savoia 80, 00198 Roma. Tutti i diritti sono riservati - Credits: ap idee.

Le immagini e le foto presenti sul nostro giornale online sono prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti, gli autori o i proprietari delle stesse fossero comunque contrari alla loro pubblicazione, Vi preghiamo di segnalarlo alla mail redazione@lavoroitalianoagroalimentare.eu e provvederemo alla rimozione immediata delle medesime.

No Result
Tutti i risultati
  • Economia
  • Lavoro
  • Agricoltura e Pesca
  • Alimentare
  • Internazionale

Il Lavoro Italiano Agroalimentare, Direttore Responsabile: STEFANO MANTEGAZZA
Redattori: FABRIZIO DE PASCALE, GIUSY PASCUCCI
Redazione: Via Savoia 80, 00198 Roma - Telefono: +390685301610 - @mail: redazione@lavoroitalianoagroalimentare.eu
Autorizzazione tribunale della stampa n. 101/2012 del 16 aprile 2012, diffusione online
© 2021 Realizzazione a cura di UILA, Via Savoia 80, 00198 Roma. Tutti i diritti sono riservati - Credits: ap idee.

Le immagini e le foto presenti sul nostro giornale online sono prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti, gli autori o i proprietari delle stesse fossero comunque contrari alla loro pubblicazione, Vi preghiamo di segnalarlo alla mail redazione@lavoroitalianoagroalimentare.eu e provvederemo alla rimozione immediata delle medesime.