COOP TRE VALLI
Un rinnovo per l’occupazione e il welfare aziendale
di Giuliano Mino Grossi e Pietro Galvani
Sottoscritto a Cremona a fine luglio l’accordo di rinnovo del premio per obiettivi presso la Cooperativa agricola Tre Valli del Gruppo Veronesi, nella divisione AIA, l’ex stabilimento dal quale nacque il marchio Negroni. Un premio che nei quattro anni avrà un valore complessivo in palio di 7.230 €, dove 320 € per ogni anno saranno legati alla assiduità al lavoro, con una scala che premierà la presenza e disincentiverà le brevi assenze dal lavoro. Sistema che, grazie al confronto avuto durante la trattativa, garantisce il godimento integrale del premio fino a due settimane di assenza dal lavoro. Un modello che comunque, proprio dall’analisi delle prestazioni al lavoro nello stabilimento negli anni scorsi, e con l’esclusione dei ricoveri ospedalieri e delle malattie più gravi, consente a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori una soglia di certezza per l’acquisizione quasi totale di questa minor parte del premio.
In ragione poi del significativo disimpegno statale in materia di protezione sociale, del non rinnovo della detassazione sui premi di produttività e della riduzione del potere di acquisto, con un forte aumento delle difficoltà famigliari, con questo rinnovo si concorda una nuova possibilità di welfare aziendale che consentirà ai lavoratori la trasformazione volontaria di parte o tutto il valore del premio in prestazioni, avendo così il lordo del valore del premio in un lordo di prestazione da godere integralmente, senza prelievi fiscali o contributivi. Prestazioni sanitarie, previdenziali, scolastiche sono tra le diverse ipotesi possibili.
Ma probabilmente l’aspetto più importante del rinnovo riguarda la scelta della Direzione aziendale del carattere strategico dello stabilimento di Cremona per il Gruppo Veronesi, con impegni importanti di investimenti industriali. In questi anni, lo storico stabilimento di Negroni, oggi marchio importante per i salumi del Gruppo, ha visto la riduzioni o il trasferimento in altre realtà di alcune produzioni, rimanendo però centrale per la mortadella, precotti e salame. Scelte che hanno fortemente preoccupato lavoratori e sindacati in merito al futuro della realtà cremonese. Il nuovo accordo, al contrario, conferma la stabilità e l’impegno per le produzioni e l’occupazione su Cremona.
Nell’accordo sono inoltre previsti momenti di confronto e informazione aziendale su: scelte organizzative, politiche industriali, sicurezza del lavoro, ambiente e sicurezza, formazione e professionalità, con l’obiettivo di costruire relazioni sindacali correte, coese nei metodi e funzionali alla crescita delle produzioni e dell’occupazione.