Gruppo Veronesi
Nel 2014 vola l’export. E nel 2015 programmati 90 mln di investimenti
di Teresa Annunziata
Stabile il fatturato ma volumi in crescita e, soprattutto, il 15% in più di export sul 2013. E per il 2015 90 milioni di euro di investimenti programmati.
Con un bilancio 2014 molto positivo e prospettive ancora in crescita, il gruppo Veronesi si conferma uno dei big player italiani per produzione e commercializzazione di carni avicole, mangimi e salumi, e la quarta realtà agroalimentare italiana per fatturato (che controlla tra le altre AIA, detentrice dei marchi AIA, Negroni e Veronesi Mangimi).
Nel 2014 quest’ultimo si è mantenuto a quota 2,8 milioni di euro, stabile in valore rispetto al 2013 ma in crescita del +2,5% in volume. Il colosso del food è passato da 2,3 milioni di euro nel 2010 agli attuali 2,8, mantenendo l’intera proprietà nelle mani degli eredi dello storico fondatore, Apollinare Veronesi.
Il fiore all’occhiello sono però le esportazioni. Nonostante la debole ripresa nel mercato interno a causa della crisi dei consumi, l’export vola da 368 a 424 milioni di euro, ovvero +15% sul 2013. E, siccome chi si ferma è perduto, il gruppo ha programmato per il 2015 investimenti per altri 90 milioni di euro, attuando un’attenta politica di marketing e puntando sulla diversificazione dei prodotti, anche grazie alle ultime acquisizioni. Negroni ne è un esempio: con la produzione di salami e prosciutti, il marchio da solo controlla il 10% dell’export della salumeria italiana.
Le ottime performance sono il risultato sia delle politiche aziendali messe in campo dalla proprietà, che hanno portato il gruppo ad essere sempre più competitivo sui mercati mondiali, sia della qualità del lavoro, quotidianamente svolto con grande professionalità da circa 7.500 dipendenti in 15 stabilimenti, e che deve essere sempre valorizzata come parte integrante di una strategia vincente di business aziendale.