Jobs Act
Sui congedi parentali dal governo “tanto rumore per nulla”
di Raffaella Sette
Le trionfalistiche dichiarazioni del governo in materia di congedo parentale rientrano, ancora un volta, nel catalogo del “tanto rumore per nulla”. È quello che emerge dall’analisi delle norme in materia di conciliazione delle esigenze di vita e lavoro contenute nei decreti attuativi del Jobs Act adottate nei giorni scorsi dal governo.
Sono apprezzabili l’allungamento dei tempi di fruizione, la possibilità di scegliere un congedo su base oraria anziché giornaliera e alcune altre innovazioni introdotte, come il nuovo congedo speciale retribuito di tre mesi, a favore delle donne vittime di violenza; resta il fatto però che queste misure, peraltro tutte a costo zero ad eccezione di quest’ultima, sono valide solo per il 2015 e dovranno essere riconfermate di anno in anno da appositi decreti legislativi.
La Uila valuta positivamente la possibilità di poter usufruire dei congedi su base oraria e non solo giornaliera, una soluzione già prevista in molti contratti di secondo livello del nostro settore e contenuta, come richiesta sindacale, nella piattaforma di rinnovo del Ccnl alimentare. Tuttavia non è più rinviabile l’adozione di interventi legislativi stabili e strutturati a sostegno della genitorialità.
L’augurio (e la proposta) è che almeno le nuove misure introdotte dal governo diventino al più presto permanenti.